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Nature Reviews Microbiology (2023) Citare questo articolo
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Gli antibiotici hanno trasformato la medicina, salvando milioni di vite da quando furono utilizzati per la prima volta per trattare un’infezione batterica. Tuttavia, gli antibiotici somministrati per colpire uno specifico agente patogeno possono anche causare danni collaterali alla popolazione microbica residente del paziente. Questi farmaci possono sopprimere la crescita di specie commensali che forniscono protezione contro la colonizzazione da parte di agenti patogeni estranei, portando ad un aumento del rischio di successive infezioni. Allo stesso tempo, il microbiota di un paziente può ospitare potenziali agenti patogeni e, quindi, essere una fonte di infezione. La pressione selettiva indotta dagli antibiotici può causare una crescita eccessiva di agenti patogeni resistenti preesistenti nel microbiota del paziente, portando a superinfezioni difficili da trattare. In questa recensione, esploriamo la nostra attuale comprensione di come la terapia antibiotica possa facilitare le infezioni successive dovute sia alla perdita di resistenza alla colonizzazione che alla crescita eccessiva di microrganismi resistenti, e di come questi processi siano spesso interconnessi. Discutiamo sia esempi ben noti che attualmente trascurati di infezioni associate agli antibiotici in vari siti del corpo da vari agenti patogeni. Infine, descriviamo le strategie attuali e nuove per superare i danni collaterali causati dagli antibiotici e per limitare il rischio di infezioni associate agli antibiotici.
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